Anche per questo il sunsplash dà fastidio

martedì 3 novembre 2009

Influenza

Ho solo una veloce domanda da porre ai giornalisti. Avete veramente intenzione di scrivere ogni giorno quante persone prendono l'influenza e quante si suppone siano morte a causa dell'influenza per poi magari ritrattare il giorno dopo in un trafiletto?

sabato 31 ottobre 2009

Videocrazia



L'esilio per i non conformi



Chi c'è stato non può non averlo amato, chi non c'è stato forse ne ha sentito parlare. Il Sunsplash è il più grande festival reggae europeo, ma soprattutto è uno spazio di incontro in mezzo alla natura per più di 150 mila persona provenienti da diverse parti del mondo. Vi diranno che verrà chiuso per le droghe, ma se fosse così dovrebbe essere chiusa qualunque discoteca; vi diranno che verrà chiuso perchè all'interno si trovano molti "immigrati clandestini", ma la verità è che all'eliminazione di questo problema (problema per loro) hanno già provveduto obbligando alla registrazione del proprio documento d'identità per ogni partecipante, una schedatura in pratica; vi diranno che verrà chiuso per l'impatto sull'ambiente ma la verità è che per tutto l'anno il Parco del Rivellino di Osoppo in provincia di Udine, viene curato e pulito e che la gente che vi abita non ha nessun problema a riguardo; quello che non vi diranno è che verrà fatto chiudere perchè al suo interno oltre ad ascoltare musica si svolgono vari eventi culturali che danno fastidio; quello che non vi diranno è che, nonostante un'inevitabile commercializzazione, al suo interno si ritrovano persone che vivono la vita secondo una morale diversa da quella omologata e omologante, persone che parlano, scambiano e pensano in una maniera che dà fastidio; quello che non vi diranno è che verrà chiuso perchè in questo paese l'unica alternativa sta diventando l'esilio ed è quello che probabilmente succederà al Sunsplash stesso e a tutti coloro che annualmente lo abitano.

venerdì 9 ottobre 2009

venerdì 2 ottobre 2009

sabato 19 settembre 2009

Salviamo il Rototom Sunsplash

Da ormai 7 anni ogni estate la prima settimana di luglio si svolge quello che è il più grande festival di musica Reggae in Europa, credo il secondo nel mondo dopo dopo il Sundance Jamaicano. Nelle ultime edizione più di 150.000 persone si sono ritrovate in tenda a campeggiare all'interno del Parco del Rivellino, in località Osoppo, provincia di Udine. Non è solo un festival musicale è anche luogo di incontro, incontro fra culture, un luogo di informazione e controinformazione. E' una grande attrazione turistica e produce importanti ritorni economici. Non c'è mai stato nulla di rilevante che possa portare a dire che rappresenti un rischio per la sicurezza pubblica eppure pressioni politiche stanno spingendo verso la chiusura del Sunsplash. Perchè? 3 sono secondo me i motivi. Persone che provengono da altri paesi senza permesso di soggiorno, la ganja, l'incontro fra persone. Il primo è un motivo sentitissimo soprattutto negli ultimi due anni, che però era stato "risolto" con l'obbligo di consegnare i documenti e farsi registrare all'acquisto del biglietto. Chi era privo di documento non entrava. Già questo fatto aveva fatto storcere il naso ai più, perchè non era più in linea con i valori che per anni avevano contraddistinto la manifestazione. Il secondo motivo riguarda lo spaccio di erba e affini ed anche il fumarla, entrambi reati grazie alla legge Fini-Giovanardi. Siccome il nesso logico reggae-fumo è molto forte nell'immaginario, a ragione in molti casi, l'aumento dei controlli anche in borghese viene così giustificato. Il terzo motivo è il vero motivo, l'unico. Un governo fascista e razzista non può permettere che possa esistere uno spazio di aggregazione libero dall'informazione di massa, nel quale si ritrovano persone, giovani ma non solo, che intuiscano una morale, uno stile di vita diverso da quello dell'omologazione. Siccome non c'è un reale motivo per chiudere i battenti si è utilizzata la strategia del terrore: controlli a raffica, agenti in borghese, perquisizioni selvaggie, arresti discrezionali. Andare avanti in queste condizioni sarebbe impossibile ma un qualcosa si può fare, perlomeno a livello simbolico. Firmare la petizione e divulgare per far sentire che siamo in tanti e non ci toglieranno anche questo spazio.

venerdì 18 settembre 2009

Nel dimenticatoio

Qualche mese fa, più o meno in concomitanza con il terremoto in Abruzzo, una nave piena di persone affondava al largo della Libia. Era diretta in Italia. Quell'Italia che in risposta alle critiche dell'Onu risponde ricordando quante vite ogni anno mette in salvo. Peccato che nel saldo manchino all'incirca 350 persone. In passivo. Un'inchiesta ha infatti scoperto che quel giorno le navi in mare erano due, entrambe colate a picco, nessun superstite. Questa notizia probabilmente la daranno in pochi, impegnati come sono i media a piangere 6 persone in divisa morte in guerra, e non la darà se non in un trafiletto neanche Beppe Grillo, che è molto bravo ad occuparsi del bene del mondo, dell'acqua, dell'energia, mentre delle persone che lo abitano invece gliene importa un po' meno, soprattutto se si chiamano immigrati. Forse la legge del consenso vale anche per lui.