Anche per questo il sunsplash dà fastidio

martedì 3 marzo 2009

Interruzione di gravidanza fai da te




Ho scoperto di recente l'esistenza di questo sito del magazine edito negli U.S.A. "nice beauty". Quella che vedete sopra è la foto dell'homepage. Simpatica, piena di belle ragazze sullo sfondo sorridenti. Il sito è in inglese ma si può avere anche una traduzione in italiano maccaronico; si maschera come guida alla salute della donna infatti parla di dimagrimento, del modellamento del corpo, di denti bianchi, per poi in verità promuovere un farmaco, il Misoprostol detto anche Cytotec, che serve per interrompere la gravidanza. Alcuni lo paragonano alla cosiddetta pillola del giorno dopo, ma ha ben poco a che fare con questa, visto che può essere utilizzato a molti mesi da quando si è rimaste incinta. Secondo le statistiche che riportano sul sito stesso la maggior parte ne fa uso entro le 12 settimane, che in Italia è il termine massimo entro cui si può legalmente interrompere una gravidanza, ma ve ne sono anche entro o addirittura oltre, la 15esima. Quello che mi fa incazzare è che scrivono che "è un metodo assolutamente sicuro di abortire" senza parlare minimamente delle conseguenze fisio-psicologiche di una interruzione, ma soprattutto senza consigliare prima di rivolgersi a un medico. Ma non è finita perchè dovete sapere che questo è un farmaco che viene prescritto per l'ulcera gastrica che ha come effetto collaterale quello di provocare vascolarizzazione facendo sanguinare l'endometrio. Questo significa dolore, un dolore lancinante che piega in due, e si, provoca l'interruzione della gravidanza a qualsiasi momento della gestazione. Il problema non riguarda purtroppo solo le donne Statunitensi che la usano perchè senza assicurazione il costo è spropositato, ma è utilizzato anche in Italia, soprattutto da donne immmigrate, in particolar modo africane, al Consultorio dove faccio tirocinio, ne sanno qualcosa. Mi chiedo, dopo l'ultimo "Pacco Sicurezza" con l'emendamento sul non divieto a denunciare dei medici, quante donne ne faranno uso pur di non rivolgersi ai servizi. Se qualcuno conosce dei canali per far denuncia lo faccia o perlomeno tenetevi a mente il nome del farmaco così se in futuro avrete a che fare con persone che lo utilizzano saprete cos'è.

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