Anche per questo il sunsplash dà fastidio

sabato 2 maggio 2009

Razzismo all'italiana

Sabato 18 si è giocata Juventus-Inter allo Stadio delle Alpi di Torino. In quell'occasione uno dei giocatori dell'Inter, Mario Balotelli è stato oggetto di insulti razzisti da parte di gran parte della tifoseria juventina. Due giorni dopo la Lega Calcio ha deciso di far giocare a porte chiuse, ovvero senza tifosi sugli spalti, la partita Juventus-Lecce. I cori ci sono stati, il giudice li ha presi in considerazione e ha comminato questa punizione. La società torinese pur ammettendo e dissociandosi dal contenuto dei cori, decide di fare ricorso. Già qui ci sarebbe da fare i complimenti a questi signori, per la testimonianza di quanto gli importi in realtà del fatto. Il 30 Aprile "la Gazzetta dello Sport" se ne esce col titolo "Vittoria all'Alta Corte"; il ricorso è stato accettato. Se provate a guardare i commenti sia sulla pagina della Gazzetta che su youtube, noterete che la maggior parte si dice disgustata dall'accaduto,ma c'è anche chi giustifica, se non peggio ancora nega che si tratti di razzismo. Qualcuno dice che è come quando si urla a Cassano che è un terrone o a Totti che è un romano di merda. Sono d'accordissimo, non c'è differenza; il problema è che non si dovrebbe insultare nessuno in quella maniera, invece nel dire che è tutto razzismo, tanti colgono l'occasione per dire che nulla di tutto ciò lo è. Che menti sublimi. Tanto per la cronaca uno degli insulti che almeno tre quarti dello stadio e a più riprese, ha urlato a Balotelli era "non ci sono negri tra gli italiani". Ma non voglio avercela solo con le pesone presenti quella sera. La settimana dopo durante la partita a Milano dell'Inter contro il Palermo, i cori degli ultras interisti sono stati di solidarietà verso i corrispettivi juventini. Questo la dice lunga, io credo su cosa siano le curve. Un gesto forte sarebbe stato d'obbligo e invece viene revocata la decisione del Giudice, dando la forza della ragione a chi nega il razzismo. Dalla politica, neanche un sussurro. Vivo in un paese di MERDA!

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