Anche per questo il sunsplash dà fastidio

venerdì 3 aprile 2009

In autobus a Foggia




Oggi spezziamo una lancia a favore della Lega: il razzismo non è solo sua prerogativa. A Foggia è stato deciso di istituire una linea alternativa di autobus dedicata esclusivamente agli immigrati. Motivo? Questioni di ordine pubblico. In effetti quando salgo sulle corriere di Mestre io questi problemi li vedo tutti i giorni. Tra le persone italiane a bordo, età media 70 anni, c'è sempre quello che non perde l'occasione per offendere, urtare di proposito o intrattenere comizi con altre persone sugli (contro) immigrati. Una volta ho assistito ad una scena nella quale un conducente non voleva far salire due genitori indiani con il bimbo in carrozzina sotto un diluvio e senza ombrello, con la scusa che il passeggino non era di quelli richiudibili. Sono certo che se avessero avuto delle sembianze italiane sarebbe successa la stessa cosa. Uno degli slogan preferiti è : Guardate che roba, non se ne può più. Di cosa? Di vedere colori diversi, maniere di vestire diverse, sentire lingue diverse. Quando si sente parlare di problemi di ordine pubblico il messaggio fra le righe è "problemi causati dagli immigrati agli autoctoni". Il razzismo naturalmente non c'entra come non manca di sottolineare il Sindaco di Foggia negli articoli che ne parlano presi da il Giornale, Repubblica e la Stampa. No, non è percepito come razzismo. C'è una sorta di autoreferenziale giustificazione, derivante dal fatto che si è a "casa" propria, unita ad una interpretazione della democrazia secondo cui ognuno è libero di dire e fare quel che gli pare. Sono nato in un posto quindi ho la precedenza rispetto agli altri, la mia opinione ha più peso, se ci sono problemi ho ragione a prescindere. Ma non è razzismo. Quando è razzismo, mi chiedo? Quando dici a uno sporco negro? Arabo di merda? Cioè, razzismo è solo una parola o magari è anche atteggiamenti, maniera di trattare con disprezzo, catalogare a priori su base nazionale, etnica, addirittura continentale? La settimana scorsa, parlando con un tale di Israele e Palestina, mi ha detto: Israele è più vicino alla cultura europea, mentre i palestinesi hanno una cultura afroasiatica, è normale che ci sentiamo più legati alle ragioni isrealiane. Sapete io mi sono reso conto di una cosa. Il discorso sul miglioramento delle persone, sulla loro civilizzazione grazie all'alfabetizzazione e all'istruzione è ampiamente sopravvalutato.

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